Bassi distorti di scuola Touch and Go, passaggi strumentali che strizzano l’orecchio al post-rock, testi in italiano di chiara ispirazione alternativa, frutto di un’attitudine squisitamente indipendente, nell’accezione più pura del termine.
Ulysse é il nuovo progetto di Mauro Spada, esponente vecchio stampo della scena underground Pescarese, già fondatore e bassista dei buenRetiro, attualmente bassista degli Oslo Tapes di Marco Campitelli, nonché in passato bassista con Andrea Piermattei e sperimentatore oggi nei trasversali Aural Smog sempre con le quattro corde.
Ulysse é anche un collettivo elastico di musicisti legati alla scena e alle band più “storiche“ ed invisibili della città e non solo, prendendo gli anni 90 del secolo passato come riferimento temporale e viaggiando in avanti fino a ciò che nelle caratteristiche é rimasto di quel ricco humus artistico, musicale e sociale: da Raffaello Zappalorto (ex bassista de il Santo Niente e di numerosi progetti) a Francesco Politi (chitarrista dei buenRetiro) e Silvio Spina (ex chitarrista della stoner band Zippo), da Gino Russo (ex Santo Niente, Fiftyniners, Jester At Work, Isterica) a Fabio Fly (Madame Lingerie, Reverse Hole), fino alle preziose collaborazioni con Andrea Di Giambattista (fonico live de il Santo Niente) e Sergio Pomante (ingegnere del suono – sassofonista sperimentale in diverse band e svariati progetti: Captain Mantell, Sudoku Killer, Bushi, Breakbeast, String Theory, batterista nell’ album “ Stereolith “ degli Ulan Bator, che ha registrato, mixato e masterizzato tutti i pezzi tranne 3 pezzi remixati e rimasterizzati da Andrea Di Giambattista).
Il risultato è un affascinante lavoro composto da 8 tracce, di cui 3 strumentali, che indagano il tema della solitudine, in uscita il 12 Aprile 2021 per 3 etichette indipendenti: la label di culto abruzzese
DeAmbula Records, la emiliana We Work Records e la palermitana Vasto Records, con distribuzione Believe.
Atmosfere catartiche del disco magistralmente catturate dal brano di apertura nonché primo singolo estratto “Vetro”, che farà la gioia dei fan di band come Mogwai, C.S.I. e il Santo Niente.
Sul moniker
La solitudine di questo Ulisse é quella dei poveri, dei disperati “ imbrigliati ai rovi “, ostacoli dell’ irrealizzazione, metafore delle proprie colpe. La solitudine degli angeli naufraghi nelle acque di una possibile salvezza, deprivata dai demoni del destino avverso e delle alte maree. Non c’ é un ritorno a casa. La deriva é concreta, consapevole e con poche attenuanti, sottolinea lo stesso Mauro Spada.