Un disco molto bello, quindi,che non appena gustato, si fa riascoltare all’infinito:e Was è un cantautore raffinato, dotato di una voce personale ed interessante, nonchè-a mio modesto parere-il continuatore di un certo tipo di atmosfere;cesella di fino le sue composizioni,melodiche ma sempre con quell’accento sullo stupore e sulla curiosità ….Was come noi ha un cuore fanciullo,e imprevedibile…e tutto questo crea la ricetta del suo sound sognante.
http://www.audiofollia.it/was-un-rilassatonuovo-posto-per-ascoltare.html
Was, nelle nove canzoni che compongono l’album, non abbandona la sua attitudine artistica malinconica e nostalgica. Una condizione di malessere e di solitudine veleggia sempre all’interno album, anche se, per una volta, l’isolamento vissuto come momento positivo di cui godere…
http://www.rockambula.com/was-new-place-soon-old/
Was conferma nel suo nuovo lavoro le promesse del suo esordio, creando con la sua voce delle ballate poetiche e sognanti. La band che lo accompagna forma un tappeto sonoro che lo valorizza ed esalta. Non è da tutti saper amalgamare così bene dei suoni e un cantato molto elegante con elementi più forti, riuscendo a raggiungere un suon leggero e accattivante, di quelli che ricordi al primo ascolto.
http://fascinorock.wordpress.com/2013/09/27/a-place-soon-old-il-nuovo-album-di-was-2/
. ..A new place soon oldè il titolo del suo secondo album che uscirà il 22 ottobre per DeAmbula records ed è un contenitore di piccole perle in musica. Nove acquerelli in cui il nostro si serve di semplici ingredienti: pop-folk arricchito con venature dream, psichedeliche e lo-fi in cui i colori non sembrano mai uscire dai bordi, tutto sembra misurato in maniera eccellente, ed è forse questo il più grande pregio di Was, la capacità di saper incastrare con equilibrio i materiali a disposizione.
http://www.priski.it/was-a-new-place-soon-old/
Le nove canzoni del pacchetto sono delicate ballate folk-psichedeliche…In primo piano c’è sempre una chitarra acustica, quella che probabilmente è stata lo strumento principale nella fase di scrittura, sulla quale si insinuano elementi precisi ed educati, a volte una ritmica, altre volte dei drone elettronici…A New Place Soon Old, pur senza essere un disco che sgomita per farsi largo, ha un potere evocativo come pochi altri… E quando trova un posticino nel nostro cuore, finisce col trovarsi talmente bene da non volersene andare più.
http://fardrock.wordpress.com/2013/09/30/was-a-place-soon-old/
Nei tre anni trascorsi dall’Ep di debutto After Dinner, Andrea Cherchi ha sviluppato attraverso collaborazioni ed esperienze dal vivo i sonnolent chiaroscuri sotto la sigla Was. I nove brani di A New Place Soon Old non disperdono l’originaria timidezza d’approccio, né la predilezione dell’artista sardo per armonie sottili e cadenze ovattate. Tuttavia è come se la scrittura di Cherchi avesse acquistato consapevolezza tale da far uscire le sue canzoni dal contesto “da cameretta” per corroborarne la fragile indole pop di strutture ritmiche e di un’aura sottilmente trasognata. Sentori più vivaci e solari rifiniscono così il candore minimale e l’endemica nostalgia di CANZONI IN PENOMBRA FRAGILI E SENTITE.
Rokerilla
“A New Place Old Soon” è un disco che necessita di grande attenzione per essere apprezzato nelle sue molteplici sfumature e nella sua intensa sincerità anche se il rischio di una certa monotonia è appena dietro l’angolo. Disco comunque ideale per chi cerca atmosfere rilassate e intimità in dosi massicce ed è rimasto senza una coperta abbastanza pesante per proteggersi dalle intemperie della vita.
http://www.lankelot.eu/musica/was-new-place-soon-old.html
Fuori dal tempo, fuori dai trend, Was è il progetto musicale di Andrea Cherchi…Il disco di debutto di Was è coraggioso per la scelta stilistica che ha fatto nel dare materia ai suoi umori.
http://www.sound36.com/was-new-place-soon-old/
In appena mezz’ora, Was tratteggia i confini del suo mondo musicale in maniera nitida, lasciando all’ascoltatore tutto lo spazio per distendersi in un immaginario angolo ombreggiato e cogliere ogni sfumatura di un lavoro tanto delicato quanto prezioso. Tutto questo senza pretenziosità e protagonismi, ma semplicemente mettendo in gioco uno sguardo vivido e curioso di fronte al quale non si può restare indifferenti.
http://www.lindiependente.it/recensioni/was-a-new-place-soon-old/28341/
Un ottimo lavoro di ricerca della melodia, scavando a fondo e non cercando la soluzione più immediata, quella che avrebbe immobilizzato il suono. Andrea Cherchi è stato intuitivo nel porre attenzione alla struttura globale che marchia il suono e lo riporta, con dosaggi diversi, in ogni singola composizione.
http://www.sonofmarketing.it/a-new-place-soon-old-was/