REVIEWS
Parliamo tanto dello shoegaze britannico senza mai interessarci a dovere delle nostrane band che circolano nel bel Paese, i buenRetiro sono pronti alla riscossa con un album bellissimo che raccoglie tutti i colori di questo incantato autunno.
Rockambula.com – band del mese Novembre 2011
Sound compatto e sfumato nei bordi quanto basta, il risultato è un bel disco che si fa divorare con tranquillità. Bello.
Letlovegrow.it
Dodici tracce, di una ben accorta simbiosi tra musica e parola, che quando non con la poesia vi trascineranno in un gorgo di sensazioni con i giochi strumentali, fino alla distorsione finale, quasi ghost-track, di Montagne, ultimo riverbero di un passaggio alla ricerca di nuova consapevolezza.
Soundmagazine.it
Gioia ambientale (“Negli Angoli”) e sontuosi tsunami (“Xenon”) si evolvono in un discorso sincronico e personale, per una band che affonda le radici nella tradizione, ma che ne rivaluta forma e sostanza. Ascendente DeAmbula Records, un’altra a segno.
Rockit.it
Iniziamo a parlare di rock italiano come si deve, senza girarci troppo attorno, e soprattutto senza complessi, senza abbassare lo sguardo…Il senso complessivo risiede in una musica fortemente introspettiva, nell’esistenzialismo di testi capaci di raggiungere vette espressive luminose (Quale luce), emotivamente densa, coinvolgente nel tentativo di discernere una realtà cruda, “persa in labirinti d’incertezze e ambiguità”
Sentire Ascoltare.com
Il quartetto abruzzese dà atto della propria genuinità crepuscolare attraverso un post rock etereo in virata sonica…La produzione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust), noto frequentatore di casa DeAmbula, è sinonimo di garanzia nell’esaltare il chiaroscuro emozionale dell’opera nella compattezza di un sound ferale ad ingabbiare la psiche.
Stordisco.com
Gli arrangiamenti implementano il senso di quanto viene raccontato nei testi. È significativo in tal senso l’uso quasi tribale delle percussioni e l’espediente della ripetitività nel brano “In cerchio”, a sottolineare l’idea di un rito. Ed è nelle tracce strumentali (“Xenon”, “Finis terrae, “O cerbero”, “Boulier Violette”, “Maree”) che si rende più evidente la dichiarazione di poetica sottesa all’intero lavoro…
Oziomagazine.com
Iniziamo a parlare di rock italiano come si deve, senza girarci troppo attorno, e soprattutto senza complessi, senza abbassare lo sguardo.
Sentire ascoltare.com
avvertono prepotenti echi rimembranti il rock alternativo di metà anni ’90 ascoltando il quarto lavoro dei pescaresi buenRetiro.
Disco profondamente intriso di umori autunnali, introspettivo e malinconico, In Penombra richiede tempo e pazienza per essere apprezzato nelle sue atmosfere trascinate, nei suoi numerosi ceselli chitarristici, nelle sue implosioni rigidamente controllate. È infatti il post rock di matrice chicagoana il fulcro da cui si dipana il suono dei nostri…
Impatto Sonoro.it
Possiamo dire che questa prova è stata ampiamente superata, anche perché dimostra una crescente maturazione del percorso che i buenRetiro hanno intrapreso anni fa, prima con i due lavori autoprodotti (Ruggine perfetta del 2001 e Demodé del 2004) ed il successivo Escargot del 2007, uscito sempre per l’impeccabile DeAmbula Records.
Jesus Smile Fanzine.it
La promettente band pescarese è uscita da poco con un nuovo lavoro, il quarto dalla sua fondazione, dall’indovinato titolo In penombra. In effetti ascoltando i 12 brani del disco si ha la sensazione di stare in una condizione intermedia tra ombra e luce, nello scorrere delle composizioni sembra quasi che ci si muova in uno spazio dominato dal chiaroscuro senza essere mai abbandonati dal dilemma se aumentare la luminosità o stare completamente al buio.
Shiver Webzine.com
…un songwriting strutturato con grande attenzione e ingegno, e favorisce l’impatto di una band che avoca il potere decisionale del fruitore, ipnotizzandolo grazie ad una continua estasi elettrico-meccanica.
A noi questa roba piace. Aspettiamo buone nuove.
The Webzine.com
PRESS